L'8 settembre
Storia > La 2^ Guerra Mondiale
09/09/1943 Nella notte del 9 settembre, al comando di presidio di Piacenza si seppe degli spostamenti delle truppe tedesche dislocate nei dintorni, le quali, dalle manovre che stavano effettuando, sembravano intenzionate a prendere la città, sbaragliare le truppe dell’esercito italiano ed impossesarsi del controllo dei ponti, dei traghetti sul Po e di ogni altro ganglio di rilevanza strategico-militare.
L’operazione era stata affidata alla 94^ divisione di fanteria della Wehrmatch, comandata dal generale Keifer che aveva numerosi reparti già pronti all’attacco tra Rottofreno e Castelsangiovanni.
I comandi italiani, pur rendendosi conto che le forze germaniche erano preponderanti sia per uomini, sia per mezzi, decisero di opporsi ai tedeschi, tentando di tener libera Piacenza.
Scesero in campo reparti del 65° reggimento fanteria, del 33° reggimento carri, dell’86° battaglione territoriale, del 21° e del 4° artiglieria, del 2° genio pontieri, della Scuola Artificieri dell’Arsenale e persino del 3° battaglione di Sanità oltre a uomini dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dell’Aeronautica e della locale Direzione d’Artiglieria.
Alle 6 del mattino del giorno 9 su queste truppe messe a difesa della città, si scatenò la furia dei tedeschi.
La battaglia più dura si ebbe nei pressi del ponte sul Trebbia a Sant’Antonio.
(Piacenza, una città nel tempo – vol. II – Mori/Galeazzi – ed. Tip.Le.Co.)